Adesione a No Guerra No Nato

Azione Civile, movimento nonviolento, nato per la difesa dei valori della pace e della Costituzione, ha aderito convintamente a No Guerra No Nato, per prendere una chiara posizione sia verso le politiche estere, sia per delineare il tipo di Paese che vogliamo costruire: libero, disarmato e neutrale. Riteniamo che la prima Conferenza Internazionale contro le Basi militari USA/NATO, tenuta a Dublino, fra il 16 e il 18 novembre debba dare l’input ad una mobilitazione non più nazionale, ma internazionale. E’ evidente che, l’appartenenza al patto nucleare atlantico sia rovinoso dal punto di vista economico e per i costi che ci comporta, circa 70 milioni di euro al giorno, e per la mancata sovranità politica, e quindi economica, di cui siamo vittime sin dal dopo guerra. In Italia “ospitiamo” circa 120 basi fra quelle Nato, Usa e miste. Secondo il rapporto ufficiale del Pentagono, Base Structure Report 2015: le Forze armate statunitensi posseggono nel nostro paese 1537 edifici, con una superficie di oltre 1 milione di metri quadri, e hanno in affitto o concessione, altri 796 edifici, con una superficie di quasi 900 mila m2. Si tratta, in totale, di oltre 2300 edifici con una superficie di circa 2 milioni di metri quadri. Al contempo abbiamo una Carta Costituzionale che noi riteniamo debba essere applicata e non più vilipesa, affrancandoci dalla servitù militare a cui siamo stati sottoposti e che ci ha portato a tradire più volte la volontà dei Padri e Madri costituenti. Alcune regioni della nostra Italia sono oramai a totale servizio del pentagono e proprio per questo sono oppresse da una crisi industriale, economica e di lavoro senza precedenti. Un esempio per tutti è la conversione ad uso militare di Finmeccanica, adesso ribattezzata “Leonardo”, servizi di difesa. Gli stessi rappresentanti del governo attuale e passato, affermano che l’economia militare rappresenta una percentuale importante dell’ economia nazionale. Noi non ci stiamo! Vogliamo un’Italia in pace a sovranità illimitata, libera dalle bombe atomiche del pentagono e votata allo sviluppo delle infinite risorse di cui dispone il Paese dal punto di vista dell’arte, cultura, ambiente e paesaggio, e rivolta ad un progresso sostenibile e umano fondato non più sullo sfruttamento del pianeta ma su energie rinnovabili reali. L’adesione a No guerra No nato è per noi il primo passo di un lungo percorso il cui primo obiettivo è passare dalla firma e dalla ratifica del nuovo trattato ONU di luglio 2017 sulla proibizione delle armi nucleari.

Movimento Azione Civile