Sanità, basta con cittadini vittime di macelleria sociale. Azione Civile si schiera con chi è costretto anche a gesti eclatanti per il rispetto di diritti sacrosanti

Sono passati ormai oltre dieci anni dalla “Sanitopoli” abruzzese. Dieci anni passati invano per la “politica”. Ma pesanti come macigni per disabili gravi e malati. La sanità pubblica dovrebbe vederli al centro, dovrebbe tutelare i più deboli e fragili o non è. E’ nella natura del suo stesso nome, è scritto a caratteri indelebili nella Costituzione italiana e in una miriade di leggi. Ma la dura realtà racconta continuamente altro. Tre anni fa D’Alfonso e Paolucci, seguiti da un circo mediatico sfavillante, esultarono per l’uscita dal commissariamento come se fossimo davanti ad una rivoluzione totale. Ma i malati e i disabili gravi non avevano, e non hanno ancora, nulla da festeggiare. E di fatto neanche si sono accorti del cambio di maggioranza al governo della Regione. Tanta era la distanza tra i Palazzi e gli ospedali, tra i lustrini del Potere e le sofferenze dei cittadini più deboli e fragili. E tanta è ancora. E dietro ogni annuncio, ogni retorica, ogni lustrino sfavillante della giunta di oggi o di ieri, la realtà resta sempre quella. Di una Regione dove ci sono migliaia e migliaia di cittadini lontanissimi da ogni ospedale, disabili e malati costretti a sacrifici immani per cure sempre più a rischio, malati oncologici gravissimi che per oltre due lustri hanno visto negato il loro diritto a fornirsi di medicinali vitali nella farmacia più vicina e quindi costretti a recarsi in ospedale, dove quasi sempre si son sentiti rispondere che il farmaco non è disponibile e dovevano quindi recarsi in una qualsiasi farmacia sotto casa.

Ci si può girare intorno quanto si vuole, inventarsi le acrobazie linguistiche più disparate. Ma dietro tutto questo, la negazione di fatto del diritto costituzionale alle cure e della giustizia sociale, la motivazione è sempre quella: la crisi economica degli Enti Locali e la mancanza di soldi. Il cittadino è costretto a soffrire, lo stato sociale ad essere sempre più eroso. Eppure tutte queste “giustificazioni” spariscono, improvvisamente non sono più in piedi davanti a ben altre spese. La Regione dove non sparirà il super ticket è la stessa dove milioni di euro sono e saranno spesi per i progetti di project financing di ospedali che non è certo neanche verranno mai costruiti, progetti discutibili che favoriranno solo il privato, e aumenta considerevolmente lo stipendio dei propri super manager. Che non ancora giunti, di fronte ad annunci che bisognerà tagliare e ridurre perché i bilanci sarebbero quel che sono, i cui risultati verranno (se verranno) un remoto domani, ma già hanno visto lievitare i loro compensi. E continua a finanziare a pioggia, ultima occasione di cui si è avuta notizia pubblica l’estate scorsa, le cliniche private. La sanità pubblica è sempre più a rischio ma il tesoretto per lor signori conosce solo aumenti. E non dimentichiamoci mai che proprio dai finanziamenti alle cliniche private scaturì Sanitopoli … Ma non si taglia, anzi si aumenta, mentre le famiglie di malati e disabili sono arrivati anche a proteste eclatanti per potersi anche solo far ascoltare. Lo testimoniano, tra le tante, le vicende della famiglia di Noemi (la bambina di Guardiagrele nota anche a livello nazionale grazie all’impegno e alle battaglie del padre) e del piccolo Thomas di Vasto. Bambino autistico la cui famiglia è stata costretta per moltissimo tempo a recarsi a Pescara per cure importantissime. E che non vede ancora concretizzarsi il proprio diritto, nonostante una sentenza di tribunale, a curarsi a Vasto. La madre di Thomas, Marie Helene Benedetti, nei giorni scorsi per potersi far ascoltare è dovuta arrivare a minacciare lo sciopero della fame e della sete e di incatenarsi di fronte la sede della Regione Abruzzo. A lei, e a tutte le famiglie che vivono questi drammi, la nostra più forte solidarietà. Azione Civile, movimento fondato dall’ex pm e oggi avvocato antimafia Antonio Ingroia, si mette a disposizione di queste famiglie e di coloro che subiscono questi drammi e ingiustizie. A totale disposizione contattabili alla email abruzzo@movimentoazionecivile.it o sulle pagine facebook “Azione Civile Abruzzo” (https://www.facebook.com/AzioneCivileAbruzzo.official/ ) e “Azione Civile Vasto” (https://www.facebook.com/AzioneCivileVastese/ )

Azione Civile Abruzzo